E qui abbiamo la terza e ultima parte della nostra discussione..aspetto i commenti e i suggerimenti....e anche delle riflessioni sono bene accette (LORD_JIM è
MARCO FLAMMINI):
LORD_JIM: odi, il carattere distintivo della poesia secondo i formalisti russi...era l'ambiguità, la polisemia della poesia...
LORD_JIM: secondo loro il linguaggio poetico consisteva nel processo di straniamento
Odisseo: ma io ritengo che una poesia ha due linguagi un po come una persona
Odisseo: uno intimo sentimentale
Odisseo: una ragionato
Odisseo: uno
Odisseo: il contenuto emotivo viene assorbito
Odisseo: prima che la poesia venga capita
Odisseo: ... come dice anche eliot
Odisseo: ... ma la poesia si concretizza nel secondo punto
Odisseo: nell'altro linguaggio
Odisseo: che la rende strutturata
LORD_JIM: Eliot è un altro caso...lì dovremmo andare a finire sul flusso di coscienza.....
LORD_JIM: e sulle metafore e i paragoni fra la vita e un cucchiaino di zucchero nel caffè
Odisseo: insomma costruire a frammenti è utile fino ad un certo punto
LORD_JIM: ma io non parlo di costruire a frammenti
Odisseo: ma la costruzione delle emozioni deve essere
Odisseo: imponente...
Odisseo: e li che si vede il talento
Odisseo: tutti amano
Odisseo: tutti sognano
Odisseo: tutti provano emozioni
Odisseo: ma...
Odisseo: ... il poeta non è poeta solo per nascita
Odisseo: come dice neruda... vivere è qualcosa di più che essere venuti al mondo
LORD_JIM: conosco la poesia che hai citato
LORD_JIM: ma
LORD_JIM: io parlo dell'essere poesia in quanto poesia...in quanto fine a sè stessa
LORD_JIM: partiamo da un assioma
LORD_JIM: la differenza tra poesia e narrativa?
Odisseo: be... è pretamente tecnica
LORD_JIM: la narrativa descrive o rappresenta la realtà (o la fantasia)
LORD_JIM: la poesia cosa fa? Deforma, trasfigura la realtà
LORD_JIM: e per fare questo ha bisogno dell'ambiguità...della polisemia..e non dell'univocità
Odisseo: la poesia è il massimo del significato nel minimo di testo, la narrativa il contrario
LORD_JIM: su questo credo di poter essere d'accordo
LORD_JIM: allora torniamo un attimo alla mia poesia sul mare....e poi la confrontiamo con un grande come Saba
LORD_JIM: io adesso scrivo "Tavola azzurra imbandita di un rubicondo frutto"
Odisseo: be siete ermetici entrambi
LORD_JIM: e adesso scrivo "Il mare circondato di persone"
LORD_JIM: ecco che la natura poetica non c'è più...
LORD_JIM: con la seconda frase.... ho descritto ciò che vedo
LORD_JIM: ma non come lo vedo
LORD_JIM: se io dico "il mare circondato di persone" descrivo asetticamente una cosa, ciò che vedo
LORD_JIM: ma nel verso "tavola azzurra imbandita di rubicono frutto" esprimo tutte le mie emozioni e chi legge
LORD_JIM: sa cosa provo in quel momento
LORD_JIM: anche l'altra poesia
LORD_JIM: se io scrivo "Copiosa la pioggia dall'azzurro chiarore sgorgò"
Odisseo: ma usi espressioni che sono troppo ragionate
LORD_JIM: e poi scrivo "Ha pianto tanto da rovinare quei bei occhi azzurri!
LORD_JIM: cambia totalmente l'intensità dell'emozione
Odisseo: Tavola azzurra imbandita di un rubicondo frutto
LORD_JIM: Copiosa la piggia
Odisseo: non lo vedo il mare
Odisseo: il mare non c'è qua
LORD_JIM: fa capire
LORD_JIM: l'intensità, ma anche la qualità del pianto...
Odisseo: no non si capisce
LORD_JIM: ha pianto tanto
LORD_JIM: fa capire la quantità ma non la qualità
LORD_JIM: tavola azzurra non vedi il mare!!!
Odisseo: insomma il poeta non mette simboli a caso ma simboli riconoscibili
LORD_JIM: ma è la prima cosa che viene in mente...
Odisseo: a me no
LORD_JIM: allora cambiamo totalmente esempio
Odisseo: tavola e frutto
Odisseo: portano altrove
LORD_JIM: io mi tiro fuori perchè non voglio considerarmi un poeta, non ancora...perlomento
LORD_JIM: e prendiamo Saba
LORD_JIM: ti posto un attimo una poesia di Saba
LORD_JIM: "Il portiere su e giù cammina come sentinella.
LORD_JIM: Il pericolo lontano è ancora. Ma se in nembo
LORD_JIM: s'avvicina, oh allora
Odisseo: prova a scrivere tavola azzurra imbandisce sulla riva il rubicondo frutto
LORD_JIM: una giovane fiera si accovaccia e all'erta spia"
Odisseo: :D
LORD_JIM: leggi la poesia di Saba
LORD_JIM: e adesso prendiamo tre parole "nembo", "fiera", "spia"
LORD_JIM: nembo cosa rappresenta? La minaccia che gli avversari potrebbero portare alla porta protetta dal portiere
LORD_JIM: fiera cosa rappresenta? Rappresenta il portiere che si accovaccia pronto a spiccare il balzo per parare il pallone
LORD_JIM: e nella posizione in cui si mette è simile a una fiera
LORD_JIM: la parola spia invece cosa rappresenta? Rappresenta lo sguardo attento del portiere
LORD_JIM: queste tre parole non sono altro che metafore e simboli...grazie ai quali hanno acquistato un significato diverso dall'originario
Odisseo: be è diversa dalla tua come la notte lo è col giorno
LORD_JIM: pensa se anzichè usare queste parole Saba avesse descritto semplicemente ciò che vedeva
Odisseo: innanzi tutto l'oggetto della poesia
LORD_JIM: noi avremmo saputo ciò che stava accadendo, ma non che emozione provasse Saba nel vedere una partita di calcio
Odisseo: è chiaro
Odisseo: deffinito
Odisseo: ... e noi non penseremo ad altro
LORD_JIM: Saba si cala nella mente del portiere
Odisseo: gli aggettivi si riferiscono al portiere
LORD_JIM: ale...ma tu nella mia poesia che inizia con "Tavola azzurra...ecc."
LORD_JIM: dimentichi una cosa importante...
Odisseo: non importa quanto vago sia un aggettivo se l'oggetto è chiaro
LORD_JIM: il titolo della stessa
LORD_JIM: quella poesia si intitola "Mare d'inverno"
LORD_JIM: vedi...
LORD_JIM: ti sei talmente fatto prendere dai simboli che non hai posto attenzione sul titolo...
Odisseo: lord
Odisseo: la poesia è fatta così... è una regola fissa.
Odisseo: l'oggetto
Odisseo: deve essere chiaro
Odisseo: gli aggettivi qualificano l'oggetto quale bello
Odisseo: simpatico
Odisseo: e così via
LORD_JIM: la poeesia non è una regol fissa
LORD_JIM: la poesia ha delle regole che dovrebbero essere seguite...
LORD_JIM: ma che non è necessario seguire....
LORD_JIM: l'unica regola della poesia che invece va seguita
LORD_JIM: è la POLISEMIA, o l'uso delle metafore se vogliamo
Odisseo: puoi infrangerle tutte
Odisseo: tranne uno
Odisseo: l'oggetto è chiaro
Odisseo: se non è chiaro l'oggetto della poesia
Odisseo: la poesia non esiste
Odisseo: posso anche creare diferenza di potenziale tra titolo e testo
LORD_JIM: ma se io nel titolo metto l'oggetto della poesia...poi nel testo posso perfettamente usare tutta la simbologia che voglio
Odisseo: ossia gli do un nome che non c'entra con il testo...
LORD_JIM: oppure
Odisseo: cosi ne creo una terza
Odisseo: certo
Odisseo: ungaretti faceva così
LORD_JIM: no, ripeto quello che ho scritto sopra: io ho due possibilità la prima è
LORD_JIM: che
LORD_JIM: io nel titolo metto l'oggetto della poesia...poi nel testo posso perfettamente usare tutta la simbologia che voglio
Odisseo: se manca il titolo
Odisseo: m'illumino d'immenso
Odisseo: non ha significato
Odisseo: certo
Odisseo: l'importante che l'oggetto sia deffinito
LORD_JIM: dimentichi la seconda possibilità che ci viene data
LORD_JIM: possiamo anche omettere di scrivere l'oggetto della poesia nel titolo...anche perchè
LORD_JIM: abbiamo artifici che ci permettono di nominarlo nel testo, anche
LORD_JIM: se non esplicitamente
Odisseo: be lo rendi esplicito nel testo
LORD_JIM: è il caso dell'acrostico
LORD_JIM: io scrivo un titolo
LORD_JIM: per esempio Visione onirica
Odisseo: raggruppate come tigri pronte al balzo, le onde. arrivavarono a bagnarmi i piedi... (qual'è l'oggetto?)
LORD_JIM: e poi nel testo faccio in modo tramite l'acrostico che le prime
Odisseo: non le tigri
Odisseo: sicuramente
LORD_JIM: l'oggetto sono le onde
Odisseo: esatto
LORD_JIM: ti stavo dicendo che pure non nominando l'oggetto nel titolo nè
LORD_JIM: nominandolo esplicitamente nel testo
LORD_JIM: tramite l'acrostico
LORD_JIM: possiamo fare in modo di nominarlo semplicemente
LORD_JIM: perchè le prime lettere di ogni verso formano il nome della persona o della cosa
Odisseo: e si
Odisseo: vero...
LORD_JIM: Titolo "Visione Onirica"
LORD_JIM: Poesia:
LORD_JIM: Sognare il tuo viso
LORD_JIM: aspè
LORD_JIM: allora il titolo è Visione Onirica
LORD_JIM: la poesia è
LORD_JIM: Sognare il tuo candido viso
LORD_JIM: Osa la mia mente
LORD_JIM: Nuotando leggera
LORD_JIM: In un onirico universo
LORD_JIM: Al di là della fantasia.
LORD_JIM: allora odi
LORD_JIM: qual'è o chi è l'oggetto?
Odisseo: sonia
LORD_JIM: visto?
LORD_JIM: o l'oggetto sta nel titolo (mare d'inverno)
LORD_JIM: o si ricava dalla poesia stessa (sonia)
LORD_JIM: come vedi l'ambiguità, la polisemia della poesia...
LORD_JIM: sono fondamentali
LORD_JIM: e torniamo a Saussure
LORD_JIM: il segno linguistico è arbitrario
LORD_JIM: ma il codice linguistico non può esserlo
LORD_JIM: tu se scrivi una lettera ad un azienda usi un codice e uno stile diverso da quelli che
LORD_JIM: useresti se scrivessi una lettera ad un amico
LORD_JIM: e quindi caro odi
Odisseo: na...
LORD_JIM: per scrivere una poesia non puoi esimerti dalla polisemia, dalla musicalità, dal ritmo
Odisseo: l'oggetto è sempre certo
Odisseo: puoi fare ciò che vuoi con la polisemia
Odisseo: ... ma l'infinito ad esempio
Odisseo: sai di che parlo
Odisseo: sicuramente se la chiamavo carciofo
Odisseo: ... non era la stessa cosa
Odisseo: ... il signiìficante è convenzionale
Odisseo: ma si riffà all'oggetto
Odisseo: se no lascerebbe nel vago
LORD_JIM: quella poesia potevano intitolarla in qualsiasi modo, ma le parole che usa Giacomo
Odisseo: tutta la struttura
LORD_JIM: avrebbero cmq suscitato la stessa emozione e avrebbero fatto cmq capire di cosa si parlava..
Odisseo: be è esplicito due volte
LORD_JIM: in poesia non è importante cosa si dice, ma come si dice
Odisseo: sia nel titolo che nel testo
Odisseo: sicuramente non era sempre caro mi fu questo carciofo
Odisseo: che da tanta parte l'ortolano esclude
Odisseo: ,,, :D
Odisseo: insomma cambia le parole
Odisseo: e ti accorgi che non torna
LORD_JIM: appunto
LORD_JIM: odi, mi stai dando implicitamente ragione
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MARCO FLAMMINI