Sunday, December 17, 2006
Sunday, December 03, 2006
Stazione/Parcheggio (02-12-2006)
Minturno stazione,
Immondizia, sporcizia,
Degrado, Abbandono,
Che importa?
Basta che si costruiscano parcheggi,
Poco importa che siano inutili,
Abbelliscono, dicono,
E intanto mangiano.
Perché un solo piano?
Multipiano è bello,
Continuano a dire,
E ingrassano intanto.
Poco importa che ora sia chiuso,
Non hanno più fame,
il pranzo è servito,
Ormai.
Versificazione libera
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MARCO FLAMMMINI
Wednesday, November 01, 2006
Un acrostico a rime alternate
Friday, September 01, 2006
Inutile favella
Thursday, August 31, 2006
Scritta cinque minuti fa
Tuesday, August 22, 2006
Tanti dubbi che ci assalgono
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Wednesday, August 16, 2006
Inizio con una poesia dal gusto fine 800
Specchio di bambola
Il mio cuore in fiamme è poca cosa
sul tuo stagnante specchio gelato
dove lividi uccelli senza posa
vagano spettrali col ventre incavato.
Altri relitti del cielo silente
lontani, tracciano flebili scie luminose
che appena registra quel maligno indolente
principe di ghiacci e noie limacciose.
Ma tu, mia maledizione, agognato amore
sola risplendi in quell’abisso latente
ebbra come sei del tuo riflesso fulgore
e spregi, indifferente, la mia fiaccola invadente.
2000
Tuesday, August 08, 2006
il tramonto di un sogno...una poesia vecchia, ma molto diretta
Che la ferita ricucir si potesse
Aspettato ho invano, pensato
Ho che tutto per ricominciar stesse,
Ma purtroppo mi ero ingannato.
Tutto ciò hai rifiutato,
Neanche il dubbio ti sei posta
Che fossi ancora innamorato
E silenziosa fu la tua risposta.
Ti sei sposata senza nulla dire,
Lasciando dentro di me,
Anche l’ultima speranza morire.
Poiché di speranza si può perire,
Ma d’illusioni non si può vivere,
Per sempre addio ti devo dire.
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MARCO FLAMMINI
Una delle mie primissime opere, acerba ma chiara
Enza (08-01-1994)
Tre anni son passati dall’ultima volta che vidi lei,
Ed anche se con altre son stato
Il suo viso è sempre davanti gli occhi miei,
Sicchè la sua dolcezza non ho mai dimenticato.
Non solo in lei la bellezza risplendeva,
Era sincera, allegra e gioiosa,
Ma qualcos’altro aveva,
Tal da farti obliare ogni triste cosa.
E se in viso eri rabbuiato,
Quando tra le braccia ti stringeva,
Tutto era presto dimenticato,
Se di amarti diceva.
Ma questo è stato solo un sogno
Che mai più ritornerà,
Ma se di lei avrò bisogno,
So che pensarla mi basterà.
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MARCO FLAMMINI
questa interesserà a pochi....
Un’altra estate è finita
E, come ogni anno, con le sue gesta
Lascia infelice, con la sua dipartita,
Colui che parte, chi torna e chi resta.
Chi ama e non è amato
Chi ama e mai non fia diviso
L’uno è disperato
L’atro è in paradiso.
Molti non desiderano al loro paese tornar
Perché solo in questo luogo
Riescono ad amar.
Ma senza rimpianti, quasi estasiato
Io resto in questo luogo ameno
Che Scauri è chiamato.
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MARCO FLAMMINI
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Chi volesse saperne di più o sul mio sito: http://flamminimarco.altervista.org/
oppure sul sito del comune:
http://www.comune.minturno.lt.it/
mare o montagna?
Illudersi, sperare o realizzare?
Vane sono
Speranze e illusione,
Eppur nell’animo presenti.
Deluse sempre esse saranno,
Ma di vagheggiar
Cessar mai si deve.
Obliar non si può
Che illusion di nostra vita
È compagna.
Delusi esser è meglio
Di vana speranza che
Illusi di non sperar.
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MARCO FLAMMINI
Il dolore per la perdita di una persona cara non si estingue
O favella
Restìa sei tra
Le mie labbra
A proferir
Nell’immenso dolor
Di ogni
Or che fugge.
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MARCO FLAMMINI
Un po' di metapoesia non guasta
Illudersi o disilludersi?
Cerulee gocce i suoi occhi
Dal biondo suo crine si elevan.
Immergermi vorrei in
Quella tavola blu, nuotar
Mi pare in quell’azzurro
Mar, quando il suo guardo
Su di me ella
Adagia.
I miei dai suoi occhi
A mai allontanar anelo,
Per la mia anima
Di questa angelica
Visione non spogliar.
Vano è sperar
Ch’ella di me
S’accorga, ma
A vagheggiar menti mortali
Son use, sì che
Il mio animo
Di illudersi mai
Non cesserà.
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MARCO FLAMMINI
Oniriche illusioni
niente è peggio dell'indifferenza
Felici e tristi insieme si può?
Vano sentimento è l’amore,
Di felicità eterna illusione,
Scemando va nel nostro cuore
Per un fato burlone.
Triste felicità amar,
L’amor vagheggiando
Nel nostro sospirar
E di lei sognando.
Dalle di Morfeo braccia
Cupo è il risveglio
Quando par che tutto taccia.
E quando al ver si torna
Ognun di noi piange
La sua cavallina storna.
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MARCO FLAMMINI
viaggiare, partire, morire...
Esistiamo o siamo solo convinti di esserlo?
Natale spirituale o natale consumista?
miraggio o realtà?
la vita come purgatorio o come limbo?
LIMBO
Tra sogni passati
E sogni futuri
L’animo mio divaga,
In un limbo sentimentale
Che i propri e gli altrui
Pensieri sfiora.
Dal vero lontan
Ci conduce,
Il nostro pensier
Per breve illudendo.
Dolce ci appare,
Verso l’ignoto,
questo veleggiar,
coscienti già che al fin
il cupo risveglio giungerà.
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MARCO FLAMMINI
Semplice e diretta
Un'opera secondo Odisseo troppo ermetica :-)
Copiosa la pioggia
Dall’azzurro chiarore
Sgorgò
E arida la
Cerulea nube
Rese,
Che un triste
Sereno or
Riflette.
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MARCO FLAMMINI
Una piccola composizione
Cacciator di frodo
Nel bosco dell’amore,
Furtivamente cerco
Gli sguardi e
I sorrisi tuoi.
Piacevolmente furtivo
L’adorarti nell’ombra
Nella speranza, vana,
Che dell’amor
Si schiuda
La cella
Da troppo tempo
Serrata.
Versificazione libera e intertestualità
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MARCO FLAMMINI
Un sonetto tanto per iniziare
Rinunciare all’esistenza
Per esistere nell’oblio
O rinunciare all’oblio
Per obliare nell’esistenza?
A noi si leva
L’oscuro dilemma
Se l’uno o l’altro lemma
Nell’animo si solleva.
Alcuna risposta
A dar riusciamo
A tal proposta.
E nel dubbio seguitando
Prosegue l’esistenza nostra
La risposta agognando.
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MARCO FLAMMINI
Monday, May 29, 2006
la tempesta
Un lampo
e la notte
si squarcia
in mille versi
occhi aperti
al tuono
come se
potesse
vedersi
il vociare
del tempo
su noi stessi
fermi
immobili
dispersi
all'abbaglio
crediamo
un ripetersi
d’eventi
luci
che hanno
del silenzio
la tempesta
un ricordo
su ogni
sera
dove
lasciano
il tremare
alle parole.
Solo il lampo
più smarrito
caduto
sulla terra.
Friday, May 26, 2006
Log della serata dedicata alla Maieutica
(18 maggio) dedicata alla Maieutica :)
Log versione Word
Log versione Pdf
Spero di aver fatto cosa gradita, pubblicandolo qui!
by Blackfox
Sunday, May 21, 2006
Maieutica: non solo corrente Artistica.
Il mondo è falso, il falso è diventato simbolo della modernità. Per paura si uccidono i sogni e le nostre emozioni per adattarsi al mondo . Il poeta reclamizza grossi centri commerciali. Senza poter divulgare la libertà del sentire, dell’emotività latente. L’arte calpestata sempre di più, da una sessualità sbandierata come progresso culturale… sembra difficile crederlo, ma si arriva a pensare al sesso persino mangiando, viste le reclame più appariscenti, l’utilizzo del pensiero viene messo insieme alle marche commerciali più in, come se non esistesse più un intimità fatta di sogni e quei piccoli gesti del quotidiano. Viene tutto sbandierato. L’intimità diventa commerciale perdendo il senso dell’amore, anche se nessuno nel loro piccolo arriverà mai all’eccesso voluto. Diviene operazione matematica. Il limite a cui tendere per diventare come l’esempio mediatico vuole.
La maieutica non è un operazione etica. Ma è solo un contrapporre esemplificativamente un sistema ad un altro. Il sistema dell’essere che si distingue dal mondo dell’apparenza. Un sistema aperto al vero aspetto che non ha bisogno di superfluo per poter vivere. L’estrazione dell’essere. Il parto della vera sensibilità, della vera emozione come nuova bandiera non è costruzione retorica.
Per assurdo ognuno di noi si accorge quanto le leggi del mercato stanno diventando sempre più determinanti per risolvere ogni cosa. Ghettizzati da una tv che opininiza gli aspetti della vita, diviene il controllo, filtro. Come ulteriore prova di verità. Se non esci in tv non sei nessuno. Una stronzata detta bene in televisione diviene rispettabilissima. Come se fosse una garanzia di successo.
La vita sociale all’aperto diviene quasi una aspetto di una povertà da nascondere come un peccato di cui vergognarsi. È determinata dal peso e dall’ingombro degli occhi degli altri filtrati dal controllo mediatico. Un ascoltarsi solo attraverso la scatola televisiva. Il meccanismo è inconscio. Nessuno farebbe mai caso a certi aspetti se non quando appunto resi consapevoli. L’organismo mediatico diventa così inquinamento mentale.
La maieutica non è quindi solo una corrente artistica. La corrente artistica è il manifestarsi appunto della consapevolezza.
Si è rimarcato più volte nel suo manifesto la parola esempio. Infatti non sarà mai un imposizione. Fare arte all’aperto diviene appunto un atto simbolico di intolleranza alla chiusura mentale in cui il controllo ha relegato il nostro sentire. Il sentire deve ritornare non più ad avere una garanzia culturale. Il divisionismo culturale di appartenenza ha creato compartimenti stagni tra persona e persona. Così come dividet et impera crea.
Friday, May 19, 2006
Nasce il blog dei poeti!
Apre oggi il blog dedicato ai poeti del canale ircnet #Poesia :)
Mi piace l'idea di lasciare carta bianca a chiunque volesse postare una poesia, un pensiero o qualsiasi altra cosa di interessante e stimolante...
per questo ho creato un account "pubblico", col quale chiunque potrà loggarsi ed inserire post!
Nome utente: poeta-italiano - Password: poetando
Per differenziare i post sarà sufficiente firmarsi alla fine... come ho fatto io ("by Blackfox")!
Confido nel buon senso di tutti voi e nella vostra intelligenza per la riuscita di questo "blog di tutti" ;)
A breve metterò online il log di ieri sera, sulla maieutica!
by Blackfox