Sunday, December 17, 2006

Colosseo (17-12-2006)

Maestosamente
Maestoso
Mi mosse meraviglia,
Mille moti
Magicamente muovendo,
Mille mondi meravigliosamente
Manifestando.


Versificazione libera e tautogramma

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MARCO FLAMMINI

Sunday, December 03, 2006

Stazione/Parcheggio (02-12-2006)

Minturno stazione,
Immondizia, sporcizia,
Degrado, Abbandono,
Che importa?
Basta che si costruiscano parcheggi,
Poco importa che siano inutili,
Abbelliscono, dicono,
E intanto mangiano.
Perché un solo piano?
Multipiano è bello,
Continuano a dire,
E ingrassano intanto.
Poco importa che ora sia chiuso,
Non hanno più fame,
il pranzo è servito,
Ormai.

Versificazione libera

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MARCO FLAMMMINI

Wednesday, November 01, 2006

Un acrostico a rime alternate

Le ore del cuore (23-10-2006)

L'estasi d'amore
Avvolge ora
Un fu arido cuore,
Rovente ora,
Avvinto dal tepore
Di una mite dimora.
Ormai trascorre
Momento di aurora
E tristi ore
Non più dimora
In fondo al mio cuore
Chiedono, ma solo ristora
Altrove il grigiore.

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MARCO FLAMMINI

Friday, September 01, 2006

Inutile favella

Parole al vento (01-09-2006)

Fluttua ramingo
Nell'aere
Il verbo mio
Sul foglio
planando,
eremita giacendo,
nell'attesa,
vana,
di un mite
risveglio.

Versificazione libera
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MARCO FLAMMINI

Thursday, August 31, 2006

Scritta cinque minuti fa




Prigione dorata (31-08-2006)

Naufraga
Verso lidi ignoti
il pensier mio,
Martire e carnefice
di un'aurea
Prigionia.

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MARCO FLAMMINI

Tuesday, August 22, 2006

Poesia fresca di giornata :-)

Tortura (22/08/2006)

Attraversano,
Lacerandola,
La carne mia,
Tristi pensieri,
La vitalità
Eludendo,
In vita
Lasciando
Il dolore,
L'anima
Torturando.

Versificazione libera e intertestualità
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MARCO FLAMMINI

Tanti dubbi che ci assalgono


Dubbi e certezze (10-08-2006)

Amor più non provo,
Ma la bellezza sua
Ancora ricordo.
Amor più non provo?

Amor più non provo,
Ma i suoi occhi
Di passione accesi
Ancora vedo.
Amor più non provo?

Amor più non provo,
Ma in ogni luogo ella è presente.
Amor più non provo?


Versificazione libera
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MARCO FLAMMINI

Wednesday, August 16, 2006

Inizio con una poesia dal gusto fine 800


Specchio di bambola


Il mio cuore in fiamme è poca cosa
sul tuo stagnante specchio gelato
dove lividi uccelli senza posa
vagano spettrali col ventre incavato.

Altri relitti del cielo silente
lontani, tracciano flebili scie luminose
che appena registra quel maligno indolente
principe di ghiacci e noie limacciose.

Ma tu, mia maledizione, agognato amore
sola risplendi in quell’abisso latente
ebbra come sei del tuo riflesso fulgore
e spregi, indifferente, la mia fiaccola invadente.


2000
VaScElLO

Tuesday, August 08, 2006

il tramonto di un sogno...una poesia vecchia, ma molto diretta

Addio (30-09-1994)

Che la ferita ricucir si potesse
Aspettato ho invano, pensato
Ho che tutto per ricominciar stesse,
Ma purtroppo mi ero ingannato.
Tutto ciò hai rifiutato,
Neanche il dubbio ti sei posta
Che fossi ancora innamorato
E silenziosa fu la tua risposta.
Ti sei sposata senza nulla dire,
Lasciando dentro di me,
Anche l’ultima speranza morire.
Poiché di speranza si può perire,
Ma d’illusioni non si può vivere,
Per sempre addio ti devo dire.

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MARCO FLAMMINI

Una delle mie primissime opere, acerba ma chiara


Enza (08-01-1994)

Tre anni son passati dall’ultima volta che vidi lei,
Ed anche se con altre son stato
Il suo viso è sempre davanti gli occhi miei,
Sicchè la sua dolcezza non ho mai dimenticato.
Non solo in lei la bellezza risplendeva,
Era sincera, allegra e gioiosa,
Ma qualcos’altro aveva,
Tal da farti obliare ogni triste cosa.
E se in viso eri rabbuiato,
Quando tra le braccia ti stringeva,
Tutto era presto dimenticato,
Se di amarti diceva.
Ma questo è stato solo un sogno
Che mai più ritornerà,
Ma se di lei avrò bisogno,
So che pensarla mi basterà.

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MARCO FLAMMINI

questa interesserà a pochi....

Scauri (02-09-1994)
Un’altra estate è finita
E, come ogni anno, con le sue gesta
Lascia infelice, con la sua dipartita,
Colui che parte, chi torna e chi resta.
Chi ama e non è amato
Chi ama e mai non fia diviso
L’uno è disperato
L’atro è in paradiso.
Molti non desiderano al loro paese tornar
Perché solo in questo luogo
Riescono ad amar.
Ma senza rimpianti, quasi estasiato
Io resto in questo luogo ameno
Che Scauri è chiamato.

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MARCO FLAMMINI


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Chi volesse saperne di più o sul mio sito: http://flamminimarco.altervista.org/
oppure sul sito del comune:
http://www.comune.minturno.lt.it/

mare o montagna?

Mare d’inverno (07-09-1996)

Tavola azzurra
Imbandita di
Un rubicondo frutto,
Circondata di
Persone festanti,
D’inverno la quiete
Ti fa compagnia,
Mentre taciturna ascolti
Color che s’amano.

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MARCO FLAMMINI

Illudersi, sperare o realizzare?

Illusione (15-04-97)

Vane sono
Speranze e illusione,
Eppur nell’animo presenti.
Deluse sempre esse saranno,
Ma di vagheggiar
Cessar mai si deve.
Obliar non si può
Che illusion di nostra vita
È compagna.
Delusi esser è meglio
Di vana speranza che
Illusi di non sperar.


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MARCO FLAMMINI

Il dolore per la perdita di una persona cara non si estingue

Infausto giorno

O favella
Restìa sei tra
Le mie labbra
A proferir
Nell’immenso dolor
Di ogni
Or che fugge.

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MARCO FLAMMINI

Un po' di metapoesia non guasta


Parole e magia (28-09-96)

Possedere
Oltre il tempo,
Eternamente, il
Suono delle parole
In fondo alla propria
Anima.

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MARCO FLAMMINI

Illudersi o disilludersi?

Bambolina (15-04-97)

Cerulee gocce i suoi occhi
Dal biondo suo crine si elevan.
Immergermi vorrei in
Quella tavola blu, nuotar
Mi pare in quell’azzurro
Mar, quando il suo guardo
Su di me ella
Adagia.
I miei dai suoi occhi
A mai allontanar anelo,
Per la mia anima
Di questa angelica
Visione non spogliar.
Vano è sperar
Ch’ella di me
S’accorga, ma
A vagheggiar menti mortali
Son use, sì che
Il mio animo
Di illudersi mai
Non cesserà.

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MARCO FLAMMINI

Oniriche illusioni


Visione onirica (28-04-96)

Sognare il tuo candido viso
Osa la mia mente
Nuotando leggera
In un onirico universo
Al di là della fantasia.

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MARCO FLAMMINI

niente è peggio dell'indifferenza



Silenzio nel buio (02-12-96)

Colpito mi hanno
Le labbra tue
Senza parola proferir.
Ferito
I tuoi occhi
Senza lo sguardo mio
Incrociar.
Ucciso
Mi ha
L’indifferenza tua.
Ma amati senza essere
Amar si può
E ancor ti amo.

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MARCO FLAMMINI

Felici e tristi insieme si può?


Triste felicità (24-04-2001)

Vano sentimento è l’amore,
Di felicità eterna illusione,
Scemando va nel nostro cuore
Per un fato burlone.
Triste felicità amar,
L’amor vagheggiando
Nel nostro sospirar
E di lei sognando.
Dalle di Morfeo braccia
Cupo è il risveglio
Quando par che tutto taccia.
E quando al ver si torna
Ognun di noi piange
La sua cavallina storna.

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MARCO FLAMMINI

viaggiare, partire, morire...


Ultimo viaggio (01-03-02)

Tra gli oscuri flutti
Di viaggiare, l’uomo
Teme.

Per risalire
Gli arti suoi
Dimena.

Ma agli affanni,
Nostri, sollievo
Divenire può,
In quell’oceano
Nuotare.

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MARCO FLAMMINI

Esistiamo o siamo solo convinti di esserlo?


Esistenza (30-04-02)

Costretti
Dall’oblio all’essenza
Siamo.
Di tornare
Ansiosi
Dall’essenza all’oblio.

Dal nulla eterno,
Desiderosi, al sole
Di venire
E dalla luce
Al buio, di volgere
Al fin.

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MARCO FLAMMINI

Il buio può illuminare il sentiero?

Chiara oscurità (12-09-02)

Mai
Oscurità mi
Rese
Tale
Eterna felicità.

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MARCO FLAMMINI

Natale spirituale o natale consumista?

Ludica ipocrisia (24-12-02)

Noia mortale
Avvolge l’umanità
Tediando gli
Animi nostri,
Ludicamente ipocriti,
Eternamente tristi.

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MARCO FLAMMINI

miraggio o realtà?

CELESTE VISIONE

Astro fulgente
Nella
Notturna immensità
Appare
La sua
Immagine
Sognando, invano
Anelando.

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MARCO FLAMMINI

la vita come purgatorio o come limbo?


LIMBO

Tra sogni passati
E sogni futuri
L’animo mio divaga,
In un limbo sentimentale
Che i propri e gli altrui
Pensieri sfiora.

Dal vero lontan
Ci conduce,
Il nostro pensier
Per breve illudendo.

Dolce ci appare,
Verso l’ignoto,
questo veleggiar,
coscienti già che al fin
il cupo risveglio giungerà.

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MARCO FLAMMINI

Semplice e diretta


Non so se del tuo viso
Lo splendore ha incendiato
Gli occhi miei.

Non so se dei tuoi occhi
La fiamma il cuore mio
Ha fatto ardere.

Non so se la luce
Del sorriso tuo
Irradiato ha l’anima mia.

Solo so che
Sono un uomo
E che ti amo.

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MARCO FLAMMINI

Un'opera secondo Odisseo troppo ermetica :-)

Arida umidità (20-12-2003)

Copiosa la pioggia
Dall’azzurro chiarore
Sgorgò
E arida la
Cerulea nube
Rese,
Che un triste
Sereno or
Riflette.

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MARCO FLAMMINI

Una piccola composizione

Ladro d’amore (04-03-2005)

Cacciator di frodo
Nel bosco dell’amore,
Furtivamente cerco
Gli sguardi e
I sorrisi tuoi.

Piacevolmente furtivo
L’adorarti nell’ombra
Nella speranza, vana,
Che dell’amor
Si schiuda
La cella
Da troppo tempo
Serrata.


Versificazione libera e intertestualità

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MARCO FLAMMINI

Un sonetto tanto per iniziare

Ardua scelta (08-07-02)

Rinunciare all’esistenza
Per esistere nell’oblio
O rinunciare all’oblio
Per obliare nell’esistenza?

A noi si leva
L’oscuro dilemma
Se l’uno o l’altro lemma
Nell’animo si solleva.

Alcuna risposta
A dar riusciamo
A tal proposta.

E nel dubbio seguitando
Prosegue l’esistenza nostra
La risposta agognando.

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MARCO FLAMMINI

Monday, May 29, 2006

la tempesta


La tempesta

Un lampo
e la notte
si squarcia
in mille versi

occhi aperti
al tuono
come se
potesse
vedersi
il vociare
del tempo
su noi stessi

fermi
immobili
dispersi
all'abbaglio
crediamo
un ripetersi
d’eventi

luci
che hanno
del silenzio
la tempesta

un ricordo
su ogni
sera
dove
lasciano
il tremare
alle parole.

Solo il lampo
più smarrito
caduto
sulla terra.
Ale.
alias Radames

Friday, May 26, 2006

Log della serata dedicata alla Maieutica

Ecco finalmente il log della serata
(18 maggio) dedicata alla Maieutica :)

Log versione Word

Log versione Pdf

Spero di aver fatto cosa gradita, pubblicandolo qui!

by Blackfox

Sunday, May 21, 2006

Maieutica: non solo corrente Artistica.



La Maieutica non è solo una mirabile utopia come si è già detto in questi giorni. È una restaurazione dell’essere sull’apparire. Questa nuova corrente non è solo artistica, nasce da esigenze concrete, visto il progressivo calare del peso sociale dell’artista, spazzato via, banalizzato talvolta, visto come l’eroe decadente che fa della penna e del pennello la ragion d’essere, ora considerato come fallito che predica verità distanti da quello che il mondo è diventato.

Il mondo è falso, il falso è diventato simbolo della modernità. Per paura si uccidono i sogni e le nostre emozioni per adattarsi al mondo . Il poeta reclamizza grossi centri commerciali. Senza poter divulgare la libertà del sentire, dell’emotività latente. L’arte calpestata sempre di più, da una sessualità sbandierata come progresso culturale… sembra difficile crederlo, ma si arriva a pensare al sesso persino mangiando, viste le reclame più appariscenti, l’utilizzo del pensiero viene messo insieme alle marche commerciali più in, come se non esistesse più un intimità fatta di sogni e quei piccoli gesti del quotidiano. Viene tutto sbandierato. L’intimità diventa commerciale perdendo il senso dell’amore, anche se nessuno nel loro piccolo arriverà mai all’eccesso voluto. Diviene operazione matematica. Il limite a cui tendere per diventare come l’esempio mediatico vuole.

La maieutica non è un operazione etica. Ma è solo un contrapporre esemplificativamente un sistema ad un altro. Il sistema dell’essere che si distingue dal mondo dell’apparenza. Un sistema aperto al vero aspetto che non ha bisogno di superfluo per poter vivere. L’estrazione dell’essere. Il parto della vera sensibilità, della vera emozione come nuova bandiera non è costruzione retorica.
Si parla nel suo manifesto anche di formazione. Diviene appunto una ricerca della sensibilità vera quella che non ha bisogno dell’immagine anoressica o sociale di una ricchezza da figlio di papà. Ma della vera poetica dell’animo.

Per assurdo ognuno di noi si accorge quanto le leggi del mercato stanno diventando sempre più determinanti per risolvere ogni cosa. Ghettizzati da una tv che opininiza gli aspetti della vita, diviene il controllo, filtro. Come ulteriore prova di verità. Se non esci in tv non sei nessuno. Una stronzata detta bene in televisione diviene rispettabilissima. Come se fosse una garanzia di successo.

La vita sociale all’aperto diviene quasi una aspetto di una povertà da nascondere come un peccato di cui vergognarsi. È determinata dal peso e dall’ingombro degli occhi degli altri filtrati dal controllo mediatico. Un ascoltarsi solo attraverso la scatola televisiva. Il meccanismo è inconscio. Nessuno farebbe mai caso a certi aspetti se non quando appunto resi consapevoli. L’organismo mediatico diventa così inquinamento mentale.
La maieutica non è quindi solo una corrente artistica. La corrente artistica è il manifestarsi appunto della consapevolezza.

Si è rimarcato più volte nel suo manifesto la parola esempio. Infatti non sarà mai un imposizione. Fare arte all’aperto diviene appunto un atto simbolico di intolleranza alla chiusura mentale in cui il controllo ha relegato il nostro sentire. Il sentire deve ritornare non più ad avere una garanzia culturale. Il divisionismo culturale di appartenenza ha creato compartimenti stagni tra persona e persona. Così come dividet et impera crea.
Il sentire Maieutico invece è unità fatta dal sentire comune, esistenziale ed emotivo… la cultura deve ritornare a circumnavigare il sensibile e non viceversa. Un Umanesimo nuovo capace di creare un unico popolo, appartenente finalmente ad unica razza, quella umana.
Pasquale Seu

Friday, May 19, 2006

Nasce il blog dei poeti!

E' nato! E' nato!

Apre oggi il blog dedicato ai poeti del canale ircnet #Poesia :)

Mi piace l'idea di lasciare carta bianca a chiunque volesse postare una poesia, un pensiero o qualsiasi altra cosa di interessante e stimolante...
per questo ho creato un account "pubblico", col quale chiunque potrà loggarsi ed inserire post!

Nome utente: poeta-italiano - Password: poetando

Per differenziare i post sarà sufficiente firmarsi alla fine... come ho fatto io ("by Blackfox")!

Confido nel buon senso di tutti voi e nella vostra intelligenza per la riuscita di questo "blog di tutti" ;)

A breve metterò online il log di ieri sera, sulla maieutica!

by Blackfox